
Chiesa Santa Maria Novella


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Orari di Apertura
Da lunedi a giovedi 9.00 19.00
venerdi 11.00 19.00
domenica festivi religiosi 12.00 17.30
( da ottobre a Marzo chiusura 17.30 anziche 19.00)
Dal 13/09/2019 al 15/12/2019
In occasione della mostra "Botanica" le tariffe in vigore sono:
Biglietto intero 10€
Biglietto ridotto 7.5€
Dal 16 dicembre sarà possibile acquistare il biglietto a prezzo ordinario.
Biglietto intero
Ingresso al costo di 7.5 €
Biglietto ridotto
Ingresso al costo di 5 €
Minori dagli 11 ai 18 anni non compiuti (tenuti ad esibire documento di identità)
Biglietto gratuito
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Residenti nel Comune di Firenze (tenuti ad esibire documento di identità)
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Bambini fino a 11 anni non compiuti
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Disabili, e qualora ne avessero necessità, ai loro accompagnatori
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Membri di ordini o congregazioni religiose e clero diocesano
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Accompagnatori di scolaresche o gruppi (1 ogni 15 membri)
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Guide turistiche Italiane (che sono tenute ad esibire il relativo tesserino)
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Membri ICOM, ICOMOS e ICCROM
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Giornalisti
Biglietto eventi speciali
Prezzo unico: 12 € (è incluso l'ingresso alla sola Basilica per la durata dell'evento)
Non era proprio possibile che le chiese di Santo Spirito e di Santa Croce, appartenenti rispettivamente ai frati Agostiniani e Francescani fossero le più belle e maestose di Firenze, così i frati domenicani nel 1278 cominciarono la costruzione della Chiesa di Santa Maria Novella, diventata un meraviglioso esempio di “romanico toscano”, grazie all’utilizzo di marmo bianco, nero e verde.
L’interno è a tre navate in cui attira subito lo sguardo del visitatore il Crocifisso di Giotto, un’opera giovanile recentemente restaurata che pende dalla volta centrale. Nel transetto, all’interno della Cappella Strozzi, c’è uno splendido ciclo di affreschi di Filippino Lippi. La cappella maggiore o Tornabuoni, ospita un celebre ciclo affrescato del Ghirlandaio in cui i personaggio ritratti sono tutti personaggi importanti dell’epoca, compresi i Tornabuoni. Nella Cappella Gondi c’è il Crocifisso di Brunelleschi, unica opera in legno dell’artista. L’opera più importante di tutta Santa Maria Novella è la Trinità del Masaccio che rappresenta per l’arte qualcosa di assolutamente rivoluzionario. Gesù in croce ha ai suoi piedi la Madonna e S.Giovanni, con di lato i committenti dell’opera, i coniugi Lenzi. La volta che sta sopra Cristo sembra realmente esistente, tanto da portare Vasari a dire che “Sembra bucato quel muro“. La Madonna non guarda suo figlio che muore ma indica lo spettatore del quadro, rassegnata a un destino che deve compiersi per la salvezza di tutti uomini
Intorno 1350 la chiesa era completata, mancava solo la facciata che sarebbe poi diventata famosa in tutto il mondo. Per completarla Giovanni Rucellai, mercante ed umanista, diede l’incarico a Leon Battista Alberti. La chiesa, fino a quel momento costruita secondo lo stile gotico, venne trasformato in uno splendido esempio di “romanico toscano”, grazie all’uso di marmo bianco, verde e nero e ad una scelta attenta delle proporzioni degli elementi. Il risultato è una delle più belle chiese del Rinascimento. A ricordare i protagonisti che hanno voluto e finanziato Santa Maria Novella ci sono diversi simboli. Sul frontone del timpano c’è l’iscrizione che ricorda Giovanni Ruccellai e un simbolico anno di completamento, il 1470. Il fregio in marmo che raffigura la vela con le sartie al vento era il simbolo della famiglia Rucellai. Il sole radiante nel timpano è invece il simbolo dell’ordine dei Domenicani.
Giotto, Masaccio e Brunelleschi
L’interno è a tre navate in cui attira subito lo sguardo del visitatore il Crocifisso di Giotto, un’opera giovanile recentemente restaurata che pende dalla volta centrale. Nel transetto, all’interno della Cappella Strozzi, c’è uno splendido ciclo di affreschi di Filippino Lippi. La cappella maggiore o Tornabuoni, ospita un celebre ciclo affrescato del Ghirlandaio in cui i personaggio ritratti sono tutti personaggi importanti dell’epoca, compresi i Tornabuoni.
Il museo di Santa Maria Novella
A sinistra della facciata si accede al museo e ai chiostri di Santa Maria Novella. Il Chiostro Verde prende il nome dal colore dominante negli affreschi (Storie della Genesi) dipinti da Paolo Uccello e da altri artisti. Da ammirare, in particolare, Il Diluvio Universale e l’Ebbrezza di Noè. Dal Chiostro Verde si accede alla sezione in cui sono esposti dipinti, arredi e reliquari appartenuti ai domenicani di Firenze. Dal lato opposto dell’entrata principale si accede al Cappellone degli Spagnoli che prende il nome dalla funzione svolta nel medioevo di luogo per le funzioni religiose di Eleonora di Toledo. Affrescata interamente da Andrea di Buonaiuto, esalta il ruolo svolto dai domenicani contro l’eresia.