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La cipolla è abbastanza resistente alle basse temperature, tanto che la germinazione, pur avvenendo in condizioni ottimali intorno ai 20-25°C, può iniziare già a valori di 0-1°C.
Essendo una pianta biennale, la formazione dell'infiorescenza è stimolata dal processo di vernalizzazione.
La cipolla presenta esigenze diverse nei confronti della luce, tanto che le singole varietà iniziano la bulbificazione quando si verificano condizioni appropriate di luminosità:
- brevidiurne: richiedono un periodo di 10-12 ore di luce al giorno (varietà precoci);
- neutrodiurne: richiedono un periodo di 12-14 ore di luce al giorno (varietà medio-precoci);
- longidiurne: richiedono un periodo di 14-16 ore di luce al giorno (varietà tardive o molto tardive).
Predilige terreni di medio impasto tendenzialmente sciolti ma si adatta anche a quelli argillosi purchè freschi, profondi, ricchi di sostanza organica, con buona disponibilità di acqua. E' consigliabile un avvicendamento lungo (ogni 4-5 anni). Predilige terreni con valori di pH tra 6 e 7.
TECNICA COLTURALE
Avendo un apparato radicale molto superficiale la cipolla, necessita di una adeguata preparazione del terreno per poter avere una buona coltivazione e gli elementi nutritivi devono essere concentrati nei primi 30-40 cm di profondità.
Sono piante molto sensibili all'Ozono e all'anidride soforosa presente nell'aria.
Ha una velocità di accrescimento giornaliera più lenta rispetto agli altri ortaggi.
L'ottimale di temperatura è di 20-25°C. Temperature di 0°C sono mal tollerate.
ANNAFFIATURA
La cipolla, avendo un apparato radicale molto superficiale, ha necessita di frequenti irrigazioni che devono essere effettuate a bassa pressione e fatte in modo che l'acqua rimanga localizzata negli strati superficiali.
In linea generale si può affermare che le maggiori esigenze idriche della pianta di cipolla si hanno dopo la semina o il trapianto dove un ambiente umido è fondamentale per l'emergenza e l'attecchimento delle piantine e nella fase di ingrossamento del bulbo.
Fondamentale è sospendere le irrigazioni circa 20 gg prima della raccolta per favorire la maturazione finale dei bulbi.
TIPO DI TERRENO
Il tipo di terreno da utilizzare per la messa a dimora è un terreno leggero, ben drenato, con ph tra 6-7. Sono da evitare i terreni troppo ricchi di sostanza organica che influenza negativamente la conservazione dei bulbi e favoriscono l'insorgenza di malattie e quelli troppo argillosi. Lo strato di terreno utile per la sua coltivazione non necessita che sia troppo profondo in quanto l'apparato radicale è superficiale.
La cipolla non ama l'eccessiva concentrazione salina nel terreno che causerebbe uno scarso accumulo di zuccheri nei bulbi.
CONCIMAZIONE
Ha necessità di concimazioni durante il suo ciclo colturale. Le maggiori asportazioni riguardano l'Azoto ed il Potassio, in minor misura il Fosforo.
Si consiglia di somministrare solo concimi minerali in quanto i concimi organici rendono i bulbi maggiormente sensibili agli attacchi parassitari e ritardano il ciclo di maturazione dei bulbi.
In generale richiede delle buone e abbondanti concimazioni. Questo è dovuto al fatto che radici della cipolla sono superciali ed in più sono sprovviste di peli radicali per cui hanno bisogno di maggiori quantitativi rispetto alle altre colture orticole perchè l'assorbimento è più lento.
Indicativamente si consigliano tre concimazioni azotate dando 1/3 alla semina o in pre-impianto, 1/3 all'emissione della terza o quarta foglia ed 1/3 quando i bulbi iniziano ad ingrossarsi. La concimazione fosfatica e potassica (è preferibile usare Solfato di Potassio che apporta Zolfo, molto importante per questa coltura) va fatta alla semina o in pre-impianto.
Per stabilire il momento ottimale per la concimazione bisogna tenere presente che il 50% del peso finale dei bulbi si cipolla si realizza circa 15-20 gg prima della raccolta. Infatti in questo periodo la pianta assorbe il 50% delle quantità di Azoto, Fosforo e Potassio per cui se in quel momento questi elementi non sono presenti, si ha un sensibile calo di produzione.
IMPIANTO
Le modalità di semina della cipolla sono tre: per semina diretta del seme, per trapianto di piantine, per trapianto dei bulbi.
SEMINA DIRETTA PER SEME si effettua per ottenere cipolline da industria, bulbi da serbo (cipolle tardive) o per cipolle da consumarsi allo stato fresco.
TRAPIANTO DI PIANTINE : questo tipo di impianto si attua per ottenere sia cipolle da consumarsi allo stato fresco che per ottenere cipolle da serbo. Le produzioni che si ottengono con questa tecnica sono molto più uniformi rispetto alla semina per seme.
IMPIANTO PICCOLI BULBI: in genere questa tecnica è usata su piccole superfici, per produzioni famigliari o per ottenere un prodotto di pregio in quanto le cipolle che si ottengono hanno delle forme molto regolari e sono anticipate di circa un mese. Questa tecnica viene usata per ottenere cipolle da serbo o da consumo fresco.
L'Epoca di semina dipende dal tipo di prodotto che si vuole ottenere:
cipolle da consumarsi allo stato fresco: fine estate - inizi dell'autunno oppure a febbraio usando delle cultivar a giorno corto; a settembre - dicembre se si usa il trapianto delle piantine;
cipolle da serbo: in genere tra febbraio-aprile usando cultivar a giorno lungo;
cipolle da industria: da febbraio ad aprile;
cipolle ottenute con impianto di piccoli bulbi: fine inverno - inizi promavera.
La densità di semina è in funzione di numerosi fattori. In linea generale si utilizzano dalle 50-100 piante per metro quadrato per cipolle di medie dimensioni e per il consumo fresco. Per le cipolle da industria siamo invece intorno alle 500 piante al metro quadrato.
Per ottenere i cosiddetti CIPOLLOTTI, vale a dire le cipolle raccolte prima dell'ingrossamento del bulbo si possono trapiantare bulbi di cultivar precosi e si interrano all'inizio dell'autunno disponendoli in file distanti 30-35 cm e a circa 15 cm sulla fila. Si raccolgono dopo 60-120 gg a seconda della temperatura della zona di coltivazione. Per renderle ancora più tenere come pratica si effettua la rincalzatura del terreno.
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RACCOLTA
La cipolla è pronta per essere raccolta quando le foglie si presentano appassite, ingiallite e curvate verso terra per la perdita di turgidità
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IN PRATICA:
Seminare o trapiantare piantine o bulbilli in autunno (ottobre-novembre ) per avere le cipolle mature in giugno per un consumo per tutta l'estate .
Seminare o trapiantare in primavera (marzo-aprile) per avere le cipolle in autunno-inverno.
Consigliamo sempre di seminare in cassettine di polistirolo per un successivo trapianto, sempre usando un prodotto con principio attivo PROPAMOCARB per la riuscita della semina. Consigliamo anche di annaffiare immergendo le cassettine nell'acqua per assorbimento . Questo per evitare un dilavamento dei semi o un danneggiamento delle piantine appena nate.
RACCOLTA
La cipolla è pronta per essere raccolta quando le foglie si presentano appassite, ingiallite e curvate verso terra per la perdita di turgidità
Avversità
Tra le avversità non parassitarie sono causa di danni rilevanti le gelate tardive e le grandinate. A seguito di tecniche colturali errate o di andamenti climatici avversi, la cipolla può andare incontro alla prefioritura, cioè alla formazione dello scapo fiorale senza formare il bulbo, quando a un andamento climatico normale seguono abbassamenti termici a 10-12°C seguiti da un rapido innalzamento della temperatura.
Virosi
- Virus del mosaico
- Virus del mosaico giallo
Batteriosi
Durante la raccolta e la conservazione è possibile riscontrare tre tipi di marciume batterico: il marciume molle, il marciume solforoso e il marciume acido.
Micosi
Molte sono le micosi che condizionano la produttività della cipolla; alcune si riscontrano sulla parte aerea (peronospora, botrite, alternariosi, carbone), altre sull'apparato ipogeo (marciume basale o fusariosi, antracnosi, marciume rosa delle radici, marciume carbonioso).
Parassiti animali
Numerosi sono i parassiti animali che possono danneggiare la coltura; per fortuna i loro danni sono modesti e pertanto la lotta chimica viene effettuata solo nei confronti di alcuni fitofagi.
- Insetti (Trioza tremblayi), tripide della cipolla, Agriotes spp., Delia antiqua);
- Nematodi (Ditylenchus dipsaci, Longidorus spp., ecc.).
Si consiglia la preventiva sterilizzazione del terreno e una particolare attenzione nella scelta di materiale di propagazione sicuramente sano.
Alla comparsa dei primi sintomi intervenire con trattamenti al piede e sulla parte aerea.
Si consiglia anche una eventuale concia dei bulbi di propagazione con prodotti a base di iprodione (ROVRAL PLUS)(registrato su aglio).
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Tra i prodotti efficaci per trattamenti soprachioma si cita iprodione (ROVRAL PLUS), Pyraclostrobin + Boscalid (SIGNUM)
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(peronospora)
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La malattia si osserva generalmente su cipolla e porro in presenza di temperature fresche ( intorno ai 15°C) e alte umidità. Sulle foglie e sugli scapi fiorali compaiono della macchie clorotiche, allungate e leggermente depresse, sulle quali in un secondo momento si sviluppa un feltro miceliale violaceo. La parte distale delle piante colpite va incontro a imbiancamento, necrosi e disseccamento.
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Intervenire tempestivamente vaporizzando con prodotti specifici.
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Sono efficaci prodotti a base di benalaxil oppure pyraclostrobin + dimetomorf (CABRIO DUO).