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Melanzane

Riportiamo come esempio una scheda tecnica dell' ortaggio suggerita da una ditta che tratta questi prodotti 

 

Scheda Tecnica

 

Semina  MELANZANA
 

La coltivazione della melanzana è molto semplice

 La semina si fa generalmente in cassone riscaldato, in febbraio, oppure in cassettine di polistirolo a 50-80 fori conservate in una piccola serra come abbiamo detto per i pomodori.

Il trapianto a dimora si fa in piccoli solchetti tracciati alla distanza di 90 cm e mettendo le piante lungo la fila a 60 cm. 

 

PREPARAZIONE DEL TERRENO

 

L’apporto di sostanza organica è sempre utile sia per la coltivazione in pieno campo che in serra. 
L’azoto è l’elemento da trattare con maggiore attenzione, in particolare per gli eccessi. Il potassio è ritenuto un elemento valido per i benefici generali sullo sviluppo della pianta e dei frutti. Il fosforo è un elemento che influisce positivamente sulla precocità e contemporaneità di maturazione. 


La raccolta si fa scalarmene quando i frutti sono ancora immaturi.
Inoltre  si possono ringiovanire le piante con un’opportuna potatura, con una forte concimazione azotata e irrigazione in modo da ottenere un prodotto tardivo

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Avversità e parassiti 
L’efficacia dei pochi prodotti disponibili deve essere pertanto salvaguardata attraverso l’integrazione della lotta chimica con metodi di difesa agronomici e biologici. Molte pratiche agronomiche, in particolare, svolgono un ruolo fondamentale nella prevenzione delle infezioni e delle infestazioni delle colture. Tra queste è doveroso ricordare la sanità del materiale di propagazione, l’eliminazione delle piante malate e dei residui colturali infetti, l’innesto erbaceo, le reti antinsetto, l’arieggiamento delle serre ecc.
Tra le avversità che destano le maggiori preoccupazioni per la melanzana, ricordiamo le tracheoverticilliosi (Verticillium albo-atrum e Verticillium dahliae), la cancrena pedale (Phytophtora capsici), i marciumi basali (Didymella lycopersici, Phoma lycopersici, Sclerotinia sclerotiorum, Thielaviopsis basicola), la muffa grigia (Botrytis cinerea), gli afidi (Myzus persicae, Macrosiphum euphorbiae, Aphis gossypii, Aphis fabae), gli aleurodidi (Trialeurodes vaporariorum e Bemisia tabaci), il ragnetto rosso (Tetranychus urticae), i tripidi (Frankliniella occidentalis) e la Dorifora (Leptinotarsa decemlineata).

 

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